domenica 7 novembre 2010

Auckland eccoci!






6 Novembre
Ecco la Nuova Zelanda. Alla fine di un lungo viaggio aereo siamo finalmente arrivati alle 5 di mattina del 6 Novembre. L'aereo proveniente da Osaka ha sempre volato sull'Oceano Pacifico, procedendo da Nord Sud, e sorvolando la Fossa delle Marianne, le Isole Solomone, e attraversata l'ideale linea dell'equatore, la Nuova Caledonia, attraversando al largo la Nuova Guinea e l'Australia prima di giungere sull'isola del Nord e atterrare così ad Auckland. Tranquillo il volo, solo qualche sobbalzo proprio sorvolando l'equatore, forse le correnti dell'emisfero australe e boreale che si incontrano non troppo amichevolmente....
Piccolo inconveniente alla frontiera, legato alla strenua difesa che fanno in questa terra della propria biodiversità...è infatti vietato introdurre frutta, vegetali, cibo di varia natura, e perfino scarpe sporche con terra che non sia la loro. Presso il punto di polizia bioecologioca mi fanno aprire la valigia, facendomi notare che non ho dichiarato le mie scarpe da trekking nella dichiarazione compilata in aereo prima dello sbarco, e che per questa dichiarazione mendace ci sarebbe una multa di oltre 400$. Per fortuna comunque le scarpe sono con la suola pulita... perciò me la cavo con una segnalazione... ma la prossima volta che tornerò scatterà la sanzione da 400 a 10000 dollari, fino anche all'arresto. Sono comunque finito nel loro libro nero, appena messo piede... non c'è male come inizio!
L'albergo prenotato da casa è abbastanza vicino al centro, sulle pendici di una delle tante collinette di origine vulcaniche su cui si estende Auckland, e che degradano fino all'Oceano. Auckland è adagiata sul golfo di Auraki, stretta tra il Mar di Tasmania a Ovest e l'Oceano Pacifico a Est. Sebbene un po' frastornati dal lungo volo e dalle 12 ore di fuso orario di differenza rispetto all'Italia, depositati i bagagli in hotel, optiamo subito per la visita alla Skytower, una torre di recente costruzione alta 220 m, che ospita una terrazza circolare da cui è possibile godere di una vista meravigliosa a 360 gradi su tutta la città e l'infinità di baie e isolette che la circondano, nonché sulle centinaia di vele bianche che solcano il golfo di Auraki. Ci si rende conto che la vela qua non è solo una passione ma una vera e propria cultura, uno sport di massa... così come il biliardo forse, giudicando dalle sale che si vedono da tutte le parti, Dalla torre è possibile praticare il bungee jumping e alcuni pazzi scatenati sono in azione...
Nel pomeriggio visita ad un grande acquario dove la cosa più interessante è la riproduzione di un habitat antartico in cui vive una colonia di pinguini imperiali.

1 commento:

  1. Sei proprio un terrorista ... viaggiare con delle pericolosissime scarpe da trekking !!!
    E' stato lungo il viaggio, eh ..?!
    Però ne sarà valsa sicuramente la pena, sicuramente sarà un viaggio indimenticabile ...
    Mi raccomando, fai delle belle foto e postale, che voglio seguirvi a distanza, provando ad immaginare le emozioni e le sensazioni che proverete in una terra così lontana ...
    Buon proseguimento del viaggio ed a presto.
    Saluti anche a Stefano. Un forte abbraccio.
    Ciao. Davide

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