venerdì 12 novembre 2010

Un terreno in ebollizione









12 Novembre
Rotorua è una delle mete più note dell'isola del Nord, visitata per le sue sorgenti di acqua termali. All'arrivo colpisce la grande quantità di fumarole che escono dal terreno, le polle di acque calda, l'odore dello zolfo che permea l'aria. Nel villaggio Maori ancora oggi abitato, una piccola cittadella nella città, ancora oggi si vedono le donne cucinare gli alimenti avvolti in teli, immergendoli nell'acqua bollente che esce spontanea dal terreno. Si vedono geyser, fumarole, piscine naturali di acqua sulfurea, pozze di fanghi gorgoglianti, il tutto a testimonianza di un sottoterra inquieto che così esterna i suoi umori.
Raggiungere un torrente non distante dall'autostrada che conduce a Sud, ma sconosciuto agli itinerari turistici tradizionali, per immergersi nelle sue calde acque, riempie la seconda parte di una giornata che ha come meta il Lago di Taupo. Il nome del torrente è Kerosene creek e già dal nome riusciamo ad immaginare quale sarà l'odore che porteremo impregnato sulla pelle e negli abiti fino alla doccia nell'hotel di Taupo.

2 commenti:

  1. C'era bisogno di andare così lontano pe vedere le fumarole? Bastava andare a Larderello ...
    A parte gli scherzi, complimenti per le tue sempre precise e particolareggiare descrizioni, dove traspaiano sempre brillantemente tutte le emozioni che hai vissuto e che riesci a trasmettere anche a chi legge i tuoi avvincenti racconti ...
    Molto belle anche le foto, continuate così ...
    Ancora un forte abbraccio, saluti anche a Stefano.
    Ciao. Davide

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  2. Certo che qui di cose da vedere ce ne sono... una natura ancora selvaggia al suo massimo splendore, in certe zone ogni scorcio è un vero spettacolo! Non so quante foto e video sto facendo...A presto... tra una settimana è finita... )-:

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