15 Novembre
Traghetto da Wellington, la Capitale, per Picton. Mare un po' mosso, si traballa un po' ma niente di straordinario e a quanto pare è una cosa normale nello stretto di Cook che divide le due isole maggiori della Nuova Zelanda. Prime impressioni allo sbarco nell'isola del Sud: la natura appare nel Marlborough, la prima regione che ci capita di attraversare, molto simile a quella di una nostra pianura, accanto ai soliti pascoli, anche terreni intensivamente coltivati: mele, vite, e naturalmente kiwi... A proposito abbiamo fatto la scoperta di un nuovo tipo di kiwi che non avevamo mai visto in Italia, il golden kiwi, un po' più piccolo di quello a noi noto, con una polpa di colore giallo e dal sapore gustosissimo che lascia in bocca un aroma profumato.
Altra cosa che notiamo al primo contatto col Sud è la quasi totale assenza di popolazione dai caratteri somatici maori e anche lo scarso traffico per le strade, dovuto ad un tasso demografico molto basso.
Ci dirigiamo verso Nord e sulla strada per Farewell Split, che raggiungeremo l'indomani, facciamo una rapida incursione verso le spiagge dorate della Golden Bay, caratterizzate da una sabbia di un singolare colore giallo... che più che il colore dell'oro ci ricorda quello della polenta...
Nell'alloggio in cui decidiamo di sostare per la serata, ci imbattiamo per la prima volta dopo quasi due settimane in un nostro connazionale. Roberto è un ragazzo che si trova qui da quasi undici settimane ed ha intenzione di soggiornare in Nuova Zelanda per un intero anno, pagandosi la vacanza con dei lavori saltuari, soprattutto nel settore agricolo dove è richiesta in certi periodi dell'anno parecchia manodopera. Da lui veniamo a conoscere molte cose circa la vita e la condizione sociale in Nuova Zelanda, che a dei turisti di passaggio come noi non possono che sfuggire.
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