22 Novembre
Nugget Point è un altro di quei luoghi che conserverò nella memoria con emozione particolare. Si trova a pochi chilometri da Kaka Point, l'ultimo villaggio delle Catlins, dove la gente parla un inglese con una pronuncia incomprensibile. Un signore inglese, presente con la moglie nel bar in cui entriamo per la colazione, assiste al nostro tentativo di ordinare un caffè lungo e, vedendo le nostre facce disperate quando non riusciamo a capire cosa in alternativo la barista ci voglia proporre, con un largo sorriso s'avvicina e ci consola dicendoci che anche a lui quella pronuncia risulta incomprensibile. Così almeno soffriamo un po' di meno quando a me, che avevo ordinato un caffè, arriva un caffelatte e a Stefano che aveva ordinato un cappuccino, arriva un latte senza caffè...
Tornando a Nugget Point, si tratta di un promontorio su cui svetta un faro bianco e di fronte al quale sono disseminanti nell'oceano una serie di scogli che la fantasia ha portato a paragonare a delle pepite, da cui il nome di Nugget. Per arrivarci si percorre un facile sentiero a precipizio sull'oceano, dominando dall'alto una baia popolata da colonie di foche con i cuccioli. L'apice del promontorio ha qualcosa di davvero speciale, è una vera meraviglia. Le cosiddette pepite si sparpagliano nell'oceano a perdita d'occhio e sono popolate da innumerevoli colonie di uccelli: in maggioranza gabbiani, berte e sule, che rumoreggiano nei nidi e volteggiano attorno agli scogli. Da questo luogo, che già i Maori utilizzavano come punto di avvistamento, si domina il blu dell'oceano e si avverte tutta la sua imponente vastità. Mi soffermerei volentieri più a lungo a guardare l'oceano da un posto come questo, ma anche stavolta dobbiamo ripartire, io lo faccio non prima di essermi girato per un'ultima nostalgica occhiata, per meglio fissare negli occhi e nella mente le sensazioni provate.
Cominciamo finalmente la risalita verso Nord lungo la costa orientale, che ci porterà fino a Christchurch. Transitiamo per la città universitaria di Dunedeen, e visitiamo la Otago Peninsula, infine la sera ci fermiamo ad Oamaru. Qui al tramonto assistiamo al rientro ai nidi dei pinguini dagli occhi gialli, dopo una giornata trascorsa a caccia di pesce in giro per l'oceano. Davvero goffi e impediti nel tentativo di risalire gli scogli sulla riva, ma senz'altro meno numerosi dei giapponesi scaricati a frotte nel punto d'osservazione...
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